Titolo del corso: Conservazione e restauro dei Beni Culturali (Laurea Magistrale a ciclo unico)PFP2 – Manufatti Dipinti su supporto Ligneo e tessile. Manufatti scolpiti in legno. Arredi e strutture lignee. Manufatti in materiali sintetici lavorati, assemblati e/o dipinti.
Ente erogatore: Università degli Studi di Urbino Carlo Bo
Comparto: Tessile
Canale formativo: Laurea
Regione: Marche
Provincia: Urbino
Comune: Urbino
Modalità di finanziamento: N.D.
Sito web del corso: https://www.uniurb.it/it/portale/index.php?mist_id=23020&lang=IT&tipo=S1&page=3209&aa=&id=1680211
Obiettivi
D.M. 02.03.2011 art. 1 co. 2: Il corso di laurea magistrale a ciclo unico in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali è finalizzato a formare laureati magistrali con il profilo corrispondente alla qualifica professionale di Restauratore di Beni Culturali, di cui all’art. 29,co. 6,7,8,9 D.Lgs. 42/04 e successive modificazioni.
D.M. 26.05.2009 n. 86 art. 1 co. 1: Il restauratore di beni culturali è il professionista che definisce lo stato di conservazione e mette in atto un complesso di azioni dirette e indirette per limitare i processi di degrado dei materiali costitutivi dei beni e assicurarne la conservazione, salvaguardandone il valore culturale. A tal fine, nel quadro di una programmazione coerente e coordinata della conservazione, il restauratore analizza i dati relativi ai materiali costitutivi, alla tecnica di esecuzione ed allo stato di conservazione dei beni e li interpreta; progetta e dirige, per la parte di competenza, gli interventi; esegue direttamente i trattamenti conservativi e di restauro; dirige e coordina gli altri operatori che svolgono attività complementari al restauro. Svolge attività di ricerca, sperimentazione e didattica nel campo della conservazione.
Tematiche e contenuti
La Laurea magistrale in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali si propone di formare laureati che debbano: – essere in possesso di approfondite e specifiche competenze dei metodi e delle tecniche più all’avanguardia relative alla prevenzione da danni fisico-chimico-biologici, alla conservazione e restauro dei beni culturali; – avere avanzate conoscenze scientifiche dei materiali che costituiscono i beni culturali, delle loro proprietà fisico-chimiche, della loro struttura, dei loro processi di degrado e d’interazione con l’ambiente di conservazione; – avere competenze specifiche dei trattamenti e degli interventi da operare sui materiali e sul loro ambiente di conservazione per prevenirne o limitarne il degrado; – avere la capacità di monitorare e valutare l’idoneità dell’ambiente di conservazione, e di organizzare e gestire il controllo del microclima degli ambienti di conservazione del patrimonio culturale; – saper dirigere la progettazione e la realizzazione dell’intervento di recupero, conservazione e/o restauro in tutte le sue fasi secondo le più moderne e meno invasive metodiche anche utilizzando o coordinando saperi appartenenti a aree disciplinari diverse; – avere la capacità di progettare protocolli diagnostici mirati ad analizzare e valutare lo stato di conservazione dei beni culturali e dei processi di degrado in atto; – promuovere la conoscenza di tali metodologie e tecniche con mezzi divulgativi diversi sia in ambito scientifico sia in ambito applicativo; – possedere un’approfondita conoscenza di almeno una lingua europea oltre l’italiano.
Metodologia didattica
Nei cinque anni previsti per l’apprendimento il discente dovrà acquisire, una solida competenza di base relativa a tutti gli interventi connessi con il patrimonio, mobile e immobile, proprio dei beni culturali. A uno studio frontale, che prevede l’acquisizione di conoscenze di base nel campo dell’archeologia della storia, della storia dell’arte, della storia dell’architettura, della fisica, della chimica, della biologia, della petrografia si affiancherà un’attività di apprendimento pratico che, oltre a svilupparsi nei laboratori allestiti nella struttura, potrà esplicarsi presso Enti e Istituzioni preposte alla salvaguardia e alla valorizzazione del patrimonio (laboratori e uffici di Soprintendenza, strutture museali, siti archeologici e/o architettonici). Il Corso, al fine di completare la preparazione culturale degli allievi restauratori è costruito in modo da fornire allo studente una solida base teorica ed anche tutte le conoscenze di carattere tecnico connesse con gli interventi di restauro sulle diverse classi di manufatti previste dal decreto interministeriale. Alla conoscenza attraverso l’insegnamento frontale in aula sarà anche associata un’intensa attività pratica di laboratorio e di cantiere.
L’apprendimento tecnico si svolgerà direttamente nei laboratori di diagnostica e di rilievo, nel centro di documentazione per il restauro e nelle aree laboratoriali specializzate: dipinti su tela, opere e manufatti lignei.
L’attività didattica viene svolta attraverso lezioni teoriche in aula, esercitazioni pratiche e teorico/pratiche nei laboratori e nei cantieri esterni, seminari, tirocini extramoenia. La frequenza alle esercitazioni pratiche e teorico/pratiche è obbligatoria; sono consentite assenze per non più del 25%.
Verifica degli apprendimenti
Verifiche in ingresso
Prove d’esame
Sono previste:
tre sessioni di esami per ogni anno accademico: sessione estiva, autunnale invernale. Per ogni sessione sono previsti due appelli.
due sessioni di laurea, le cui date verranno stabilite in accordo con la Commissione MiBAC-MIUR
Il compimento dell’iter quinquennale curriculare conferisce l’accesso all’esame finale per l’ottenimento della laurea magistrale in Conservazione e restauro dei beni culturali con l’annessa qualifica di “Restauratore dei Beni Culturali”. Alla preparazione e discussione della tesi finale sono stati attribuiti 14 CFU da svolgere all’interno dei laboratori o presso i luoghi in cui l’opera oggetto di tesi è ubicata. Al termine del ciclo curriculare lo studente chiederà l’assegnazione della tesi di laurea nell’ambito del PFP di riferimento secondo le procedure previste nella Facoltà di riferimento amministrativo.
L’esame finale consisterà, secondo quanto previsto dal DM n. 87 del 26 Maggio 2009, in 2 prove:
una di carattere applicativo, realizzata nel corso dell’ultimo anno attraverso un intervento pratico-laboratoriale, con una relazione dimostrativa finale;
una di carattere teorico-metodologico, consistente nella discussione di un elaborato scritto.
Requisiti in entrata
Titolo di studio
Esperienza
Sono ammessi al Corso di Laurea gli studenti in possesso di Diploma di Scuola Media Superiore o di altro titolo conseguito all’estero e riconosciuto idoneo. Poiché il corso prevede una ampia attività pratica di laboratorio e restauro l’accesso è a numero programmato.
Sbocchi professionali
Il corso prepara alla professione di Restauratore di opere d’arte – (2.5.5.1.3)
Gli sbocchi sono:
– aziende ed organizzazioni pubbliche e private operanti nel settore della conservazione, del restauro e della tutela dei beni culturali;
– istituzioni del Ministero dei Beni e Attività Culturali preposti alla tutela dei Beni Culturali (soprintendenze, musei, biblioteche, archivi ecc…).
Il corso ha come obiettivo la formazione di figure professionali altamente qualificate in specifici settori di competenza per lo svolgimento di attività rivolte alla conoscenza, alla conservazione e alla fruizione del patrimonio culturale. Il titolo consente, inoltre, l’accesso alle attività di libero professionista in qualità di restauratore di opere d’arte.
Articolazione del corso
I ANNO
Teoria e tecnica del restauro
Archeologia classica
Chimica generale e inorganica
Petrografia per i beni culturali
Disegno 1
Informatica
Laboratorio – Manufatti su supporto tessile 1
II ANNO
Fisica applicata ai beni culturali
Disegno 2
Lineamenti di storia dell’arte medievale
Petrografia applicata
Chimica organica
Laboratorio – Manufatti su supporto tessile 2
III ANNO
Storia dell’arte moderna
Chimica per i beni culturali
Teoria e tecnica del restauro 2
Archeologia classica 2
Microbiologia per i beni culturali
Laboratorio – Manufatti dipinti su supporto ligneo. Manufatti scolpiti in legno. Arredi e strutture lignee 1
IV ANNO
Economia e gestione delle imprese
GIS e Beni culturali
Chimica analitica
Scienza e tecnologia dei materiali polimerici
Laboratorio – Manufatti dipinti su supporto ligneo. Manufatti scolpiti in legno. Arredi e strutture lignee 2
V ANNO
Lineamenti di storia dell’architettura
Restauro architettonico
Legislazione dei beni culturali
Paleografia e diplomatica
Laboratorio – Manufatti in materiali sintetici lavorati, assemblati e/o dipinti